Errare humanum est

C’è chi si diverte a segnalare gli errori dell’IAG. A cominciare dalle sei dita della mano, le tre gambe; e poi le biografie immaginarie, le date impossibili eccetera. Di solito quest’attività viene esercitata con un certo compiacimento: “Vedi, noi umani siamo migliori. Anche se loro sono veloci, instancabili, gli manca… l’umanità. E poi non è vero che non sbagliano.”

Anch’io noto degli errori tecnici, ma non sono compiaciuto. Di solito, per abitudine, parteggio per le macchine, perché le vedo come cuccioli ai primi passi. Sarà perché ne ho costruite, smontate e rimontate un po’.

Gli errori che mi preoccupano sono altri. Quelli delle persone.
Ecco tre esempi.

1. Google annuncia che NotebookLM è in grado di elaborare i video di Youtube. Ho provato, e mi sono accorto di due cose: che non strettamente è vero, e che sbaglia perché si fida troppo.

Ad esempio, ho chiesto l’elaborazione della registrazione di una Conversazione a quattro, in cui Stefano Scatozza (ospite della serata), Pino Moscato, Roberto Maragliano e il sottoscritto dialogano a proposito dell’insegnamento della musica non classica.

Il riassunto di NLM inizia così:

“The provided text is a transcript of a conversation between two individuals, likely on a YouTube channel or podcast, discussing the topic of music education”

Quindi si capisce che l’elaborazione è stata fatta adesso, ma a partire non dal video, bensì dalla trascrizione automatica di Youtube, che era stata fatta contestualmente, ovvero il 30 Novembre 2020, in era ante-Gemini. Il testo della trascrizione è stato usato come una fonte staccata dalla sua provenienza. Essendo la trascrizione piuttosto lacunosa (all’epoca non so che tecnica usasse Youtube ma certo non Gemini), le elaborazioni successive mancano addirittura di individuare il numero dei partecipanti – che dall’analisi di immagini e suoni sarebbe stato piuttosto evidente.

Commento: la promozione pubblicitaria di questo servizio è fuorviante e scorretta. Ma evidentemente la legge del marketing imponeva di fare qualche annuncio per bilanciare quello degli altri concorrenti.

2. Ho letto che la metà dei testi dei blog “hobbistici” (cucina, psicologia, giardinaggio, motori) sono generati con servizi di IAG. In effetti, da quel che ho potuto vedere personalmente, la maggior parte dei blog hanno una struttura molto rigida. Ogni ricetta, ogni scheda botanica, ogni tutorial per verificare se il componente X è rotto segue un modello preciso, sempre uguale. E, nei pochi casi che ho potuto verificare, sono pieni di errori. Per esempio, cerco una ricetta per lo Spinarolo in umido. Ora tutte le ricette vecchie (prima del 2024, direi) dicono che lo Spinarolo, detto anche Nocciolino, è un tipo di squalo. Per la precisione, Linneo lo chiama Squalus acanthias.

Ma ecco una ricetta di aprile 2024. Parte con “Lo spinarolo è un pesce azzurro dal sapore deciso e dalla carne ricca di nutrienti”, per poi correggersi: “Lo spinarolo, noto come scorfano, è un pesce prelibato per il suo sapore delicato e la carne raffinata”. Fino al colpo di coda finale: “Lo spinarolo si rivela un ingrediente versatile e gustoso, che aggiunge un tocco di eleganza e sapore a ogni piatto. Le sue foglie tenere e il suo sapore leggermente amarognolo lo rendono perfetto per essere utilizzato in numerose ricette […]. Non resta che provare questa deliziosa verdura e lasciarsi conquistare dal suo gusto unico e inconfondibile.. “.

Commento: era evidente che una volta avuta a disposizione questa manna dal cielo, tutti, ma proprio tutti, l’avrebbero utilizzata, fondamentalmente allo scopo di acchiappare click.

3. Non compro giornali, ma leggo le notizie dell’ANSA online. Ogni notizia è “correlata” ad altre. Che significa? che il testo è inframmezzato da riquadri con video; inoltre, in fondo c’è un elenco di altri articoli, con l’etichetta “Da non perdere”.

Esempio: “Scontri al corteo pro Palestina a Roma: 34 feriti, 4 fermati”. Argomento correlato: “Treno bloccato sull’alta velocità Roma-Firenze, ancora disagi” .

Non posso fare a meno di domandarmi come sia potuto finire lì. Nessuna persona normale troverebbe un legame, o almeno io non l’ho trovato. C’è la parola “Roma” in entrambi gli articoli? O la stringa “bloc”? Parlano di disagi alla popolazione? Sono fra i contenuti più letti?

Commento: le agenzie giornalistiche, e immagino anche le testate classiche, non si limitano a concedere l’uso dei propri testi ai proprietari dei vari Gemini, Copilot etc, ma ne usano i servizi in maniera non trasparente. Per il momento, solo per automatizzare la creazione di link; poi si vedrà.


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