Categoria: articoli
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La Babele delle API
No, non faccio il filosofo di mestiere. Però ho studiato filosofia a tre riprese. La prima a scuola, per tre anni, in maniera sistematica e lineare. Purtroppo di quello studio non mi è rimasto molto, forse perché l’unico tentativo del professore (avvocato di mestiere) di coinvolgere la nostra classe è stato il primo giorno del…
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Sotto il vestito, il codice
Digitale ovunque. Nella scuola, nel lavoro, nel divertimento. Digitale come servizio, come risorsa a disposizione di tutti, appena girato l’angolo di Google. Tempo fa1 scrivevo che ci sono tre miti che circolano sulla rete: 1) che sia un ambiente naturale, 2) che le risorse che offre sono gratuite e 3) che siano infinite. Un supermercato…
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Strumenti digitali usati analogicamente
Mi sono reso conto improvvisamente (eh sì) che la mia maniera di pensare la “didattica digitale” è spesso lontana da quella di molti che in teoria dovrebbero essere dalla mia stessa parte, la parte di quelli che studiano, sperimentano e propongono agli altri attraverso corsi, libri, seminari e sogni vari. Ci troviamo vicini, ci salutiamo…
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Una teoria per l’apprendimento di gruppo
C’è una visione dell’apprendimento che si potrebbe descrivere partendo da questo schema di sapore informatico: conoscenze = dati abilità = algoritmi competenze = saper applicare il corretto algoritmo ai dati relativi alla situazione attuale L’apprendimento consiste nell’acquisizione dei dati, nell’elaborazione degli algoritmi e nell’accumulo dell’esperienza che consente di scegliere gli algoritmi più adatti. Immagine tratta…
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Basta coi dati, ancora più dati
Dati come algoritmi: ne parlano tutti, a qualsiasi proposito, a volte anche confondendoli. E si capisce, perché gli algoritmi senza dati girano a vuoto. Si legge e si ascolta sempre più spesso “I dati ci dicono che”, “Andiamo a vedere i dati”, “Ci vogliono nascondere i veri dati”. Ma a forza di citarli come risposta…
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Hello, world!
“Hello, world!” è uno dei luoghi comuni dell’universo della programmazione, nel senso di uno dei topic fondamentali, conosciuti magari solo superficialmente, ma su cui si ritorna in continuazione. Raccontare dell’origine di “Hello, world!”, e poi andare a cercarne le presenze nella cultura contemporanea, è un buon modo per fare un tuffo in questo mondo e…
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Della solitudine e i suoi rimedi
Chi ha la fortuna di abitare in campagna, o in montagna, o al mare, o insomma ovunque meno che in città, vive in mezzo ad altre vite. Se si guarda intorno scopre cani e gatti, volpi e tassi, scoiattoli e topi; e poi passeri, corvi, merli, upupe. Per non parlare di mosche api e zanzare,…
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Piattaforme queste sconosciute
Tra le parole più consumate per il cattivo uso quella di cui parliamo oggi è piattaforma. Ne avevo parlato qualche tempo fa qui ma oggi vorrei approfondire perché sono scoraggiato da quanto leggo qua e là. Due etti di storia della parola: derivata dal medio francese, in inglese è attestata a partire dal 1550 nel senso…
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Tecnologie digitali per lo sviluppo umano?
Dialogo tra Marco Guastavigna e Stefano penge (o il contrario) Indice: Postfazione Introduzione Dialogo Crediti Glossario Mappe Attenzione: se volete scaricare una versione leggibile offline di questo testo, potete andare qui. Postfazione (settembre 2020) Dopo aver completato la prima bozza del nostro lavoro, l’abbiamo fatta circolare tra un po’ di persone che sapevamo interessate e…
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The body snatcher (carrozze, videoconferenze ed educazione)
Tempo fa, a proposito degli ipertesti, scrivevo che il digitale è un vampiro, che succhia la realtà. Avrei dovuto scrivere che è più simile agli ultracorpi del film omonimo del 1955 (che penso tutti conoscano, in una delle sue versioni). Il titolo originale del film era “The body snatchers”, i ladri di corpi. Secondo Bolter…