Program or be programmed

Qualche impressione dalla CONFSL (Conferenza sul Software Libero) 2012 che si è tenuta ad Ancona presso l’università Politecnica delle Marche.
http://www.confsl.org/confsl12/.
Il taglio era tutto sommato abbastanza espositivo. Più che organizzare una conferenza tra sviluppatori, si è voluto presentare il panorama del Software Libero a chi è simpatizzante o semplicemente interessato a capire, allargandosi anche a temi caldi come OpenData.
La giornata calda non ha aiutato di certo relatori e organizzatori, e quindi a maggior ragione vanno tutti complimentati per la resistenza dimostrata fino alla fine.
L’intervento di Tristan Nitot, portavoce di Mozilla per l’Europa, è stato sicuramente tra i più interessanti. Il titolo era molto bello e provocatorio: “Programma, o sarai programmato”. Tristan ha spiegato la strategia di Mozilla in risposta ad Apple e Google: il web come piattaforma, da un lato (per non essere legati ad un sistema operativo o ad un market specifico), e lo sviluppo di un sistema operativo basato su linux e Gecko per smartphone, da proporre in Brasile all’inizio del prossimo anno (https://wiki.mozilla.org/B2G). Quello che si capisce tra le righe è che ci sarà un marketplace di applicazioni anche a pagamento. A pagamento? “Meglio pagare qualche euro che regalare i propri dati…”. Certo andrebbe capito un po’ meglio come Mozilla intende proteggere la privacy degli utenti nel caso di applicazioni fatte da terzi, ma è un’altra questione.
Alla domanda del pubblico: “Ma è sostenibile questo modello di sviluppo?” la risposta è stata abbastanza secca “Non ci interessa. Noi siamo una fondazione e puntiamo solo allo sviluppo del web”.
Insomma sta agli altri trovare una sostenibilità. E ai piccoli attori del software libero, in particolare, che rischiano di rimanere stritolati mentre programmano,..


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Una risposta a “Program or be programmed”

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